lunedì 17 gennaio 2011

Immagini immaginario immaginazione

Il tema scelto dal nostro gruppo – media e appartenenza – ci ha aiutato a meditare sul tema molto interessante della dislocazione dei riferimenti culturali,fenomeno che accompagna la migrazione transnazionale e che potrebbe rimandare,a mi avviso,a quello che Vincent Crapanzano definisce “arriere – pays”,dominio dell’immaginazione. Sappiamo,come ci insegna Arjun Appadurai che nelle società contemporanee l’immaginazione è diventato un fenomeno sociale collettivo che appartiene alle persone comuni e al loro quotidiano quanto agli artisti e alle persone ispirate.
L’immaginazione gioca un ruolo importantissimo nella vita di queste persone che si trovano a vivere a cavallo tra diversi contesti spazio-culturali,contesti che a uno sguardo esterno potrebbero sembrare alquanto eterogenei e persino inconciliabili tra loro. Attraverso queste interviste,sfruttando cioè i mezzi tecnologici che le nostre società ci mettono oggi a disposizione,diventa possibile scrutare più in profondità quell’orizzonte misterioso di ciò che è immaginabile ma non dicibile e le nostre etnografie diventano metafore di quell’immaginario,si trasformano in immagini,sono le immagini degli attori sociali che si raccontano,che recitano la loro parte,come noi recitiamo la nostra.

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