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martedì 23 novembre 2010

metodologia di scambio durante il work in progress

Ciao a tutti,
ora che avete definito temi, oggetti e metodologie delle vostre microetnografie è indispensabile l'utilizzo del blog come mezzo di scambio, discussione e riflessione sul vostro lavoro.
Passate dallo scambio via mailing list interno ai singoli gruppi agli strumenti post e commento sul blog:
- per consentire a tutti di seguire i lavori in corso indipendentemente dal gruppo in cui siete collocati
- per, soprattutto, riflettere sulla costruzione dell'oggetto, sulla delimitazione del campo e sul vostro posizionamento.

l'utilizzo della telecamera come mezzo di esplorazione dei fenomeni sociali in oggetto va costantemente problematizzato: come possiamo produrre conoscenze (sui) e rappresentare - a livello audio-visivo - i fenomeni indagati in oggetto?

buon lavoro e un caro saluto,
sara

giovedì 11 novembre 2010

La nozione di dono

Ciao a tutti,

posto come promesso una breve sintesi che ho scritto del testo di Caillé, Il Terzo Paradigma, che può essere utile al gruppo che lavora sulla RETE ( ancora non avete comunicato la decisione in merito al vostro nome/tag )per articolare il lavoro di ricerca.

L'autore si interroga sulle condizioni di possibilità dell'azione sociale a partire da una critica serrata del paradigma olistico e di quello fondato sull'individualismo metodologico. Secondo l'autore questi due paradigmi tentano di spiegare unilateralmente la genesi dei rapporti sociali: il secondo facendola derivare dalle decisioni e dai calcoli individuali; il primo dall'influenza della totalità sociale.
Nel tentativo di superare la dicotomia istutita da questi due paradigmi ( sociale/individuale - società/individuo), ed altre a questa strettamente correlati, l'autore propone un terzo paradigma fondato sulla nozione di dono, ovvero sul triplice obbligo di donare ricevere e ricambiare, formulata da M. Mauss nel suo Essai sur le don.
Il dono, in quanto performatore per eccellenza delle alleanze, è ciò che secondo Caillé, spiegherebbe il legame sociale.

" Allaciando rapporti resi determinati dagli obblighi che contraggono con l'allearsi e il donarsi gli uni con gli altri, assoggettandosi alla legge dei simboli che creano e fanno circolare, gli uomini producono simultaneamente la loro individualità, la loro comunità e l'insieme sociale in seno al quale si dispiega la loro rivalità" [pag.48].

L'interesse della proposta di Caillé, in riferimento al nostro lavoro, risiede a mio parere nell'accento che l'autore pone sulla prassi dei legami sociali e sull'invito a ragionare nei termini di interazionismo del dono. Se si considera il dono, DAL PUNTO DI VISTA degli attori sociali, è possibile porre al centro dell'attenzione ( FOCUS) l'interazione concreta tra i soggetti; ovvero il farsi delle relazioni prodotte e presupposte ( ma anche interrotte e/o riformulate) nelle "modalità d'uso" ( DECerteau) del/dei social network/s.

Un prima questione potrebbe essere posta in questi termini:
- quali sono le risorse che circolano (sia in termini materiali che simbolici) tra i membri della rete? = ambito di riflessione ed elementi dinamici delle relazioni

L'invito di Caillé a non ridurre l'azione sociale ad un'istanza ultima, astorica ed atemporale, sia questa il calcolo individuale o l'obbligo derivante da una totalità preesistente, ma di pensarla piuttosto attraverso la nozione di dono, apre lo sguardo ad altre fonti dell'azione umana quali sono quelle, ad esempio, del piacere e della spontaneità.

Una seconda questione si pone a mio parere in riferimeno alla legittimità o meno di considerare le azioni sociali attraverso il social network come doni.

Caillé definisce il dono come prestazione effettuata senza attesa di restituzione determinata. L'accettazione di una mancanza di reciprocità sarebbe, secondo l'autore, l'elemento comune ad altre e più ristrette definizioni del dono che lo finalizzavano alla creazione del legame sociale e ne limitavano la portata alla prestazione di beni e servizi.

Non si danno solo beni e servizi, scrive Caillé, ma anche parole, feste, conferenze, impressioni, colpi, amore, odio, la vita e la morte.
Notiamo qui come tra i doni possibili possiamo trovare molte delle risorse materiali e simboliche che circolano attraverso i social networks.

Una terza questione utile all'analisi è quindi relativa al significato ed alla forma del dono: cosa doniamo, per esempio, quando inviamo a un soggetto una richiesta di amicizia? e quando la accettiamo?

Per ora direi che questi spunti mi sembrano più che sufficenti per avviare una proficua discussione ed un buon orientamento all'analisi del gruppo RETE.

Se riesco posterò più tardi le riflessioni generali - questioni - affrontate a lezione in riferimento all'utilizzo di alcuni spunti dell'opera di Gramsci per un'analisi antropologica dei media in questione.

Sara Bramani

martedì 26 ottobre 2010

Benvenuti

Ciao a tutti,
anche quest'anno si è deciso di proporre agli studenti del laboratorio di Antropologia Visiva di svolgere le proprie microetnografie sul tema delle nuove tecnologie e di farlo attraverso la mediazione di questo blog.
Le nuove tecnologie non solo, quindi, come oggetto di studio ma anche come strumenti di osservazione e di analisi.
Ieri, nell'ultimo incontro, abbiamo individuato cinque aree tematiche: una per ogni gruppo.
1 - tema delle rete: il legame sociale ( testo di riferimento: Saggio sul dono di M. Mauss, in particolare l'introduzione di M. Aime all'edizione Einaudi del 2002)
2- tema delle rappresentazioni cinematografiche e pubblicitarie relative al tema ( testo di riferimento: S. Hall, Politiche del quotidiano, Il Saggiatore, 2006, in particolare l'articolo " codificazione e decodificazione).
3- I Tutorial: apprendimento formale ed esplicito dell'appartenenza ( "corpus" di riferimento: Prof. Piero Vereni via blog)
4- L'esperienza dello spazio e del tempo ( testo di riferimento: La crisi della modernità, D. Harvey, il Saggiatore, 1993)
5 - L'immaginario: Rappresentazioni e pratiche ( testo di riferimento, Le comunità immaginate di B. Anderson )

Abbiamo svolto inoltre una prima esercitazione ( e raccolta di materiale ) filmando il lavoro di presentazioni delle esperienze soggettive degli studenti con i social networks e cercando di rendere conto - rappresentazione audio - visiva - del carattere condiviso e partecipato dello scambio e della comunicazione all'interno dei singoli gruppi.
Se riuscite, cercate di caricare i video su youtube per i colleghi assenti e di segnalare il link postandolo sul blog.

Noterete che avete la possibilità di intitolare i vostri messaggi sul blog selezionando una delle diverse etichette ( tag ) proposte nelle opzioni post. Utilizzare tag in modo appropriato facilita l'orientamento nello spazio virtuale.
Propongo per ora l'aggiunta di due tag: ( = intitolate in questo modo i vostri mess nello spazio sottostante in cui viene richiesto di inserire l'etichetta del post)
1. esperienze soggettive ( per quanto riguarda i messaggi circa il proprio rapporto ( esperienze e idee - ad oggi - con/sui social networks )
2. oggetto di ricerca ( per scambi, proposte, idee, comunicazioni, etc., sui temi di ricerca proposti)

Un grazie sentito al Prof. Vereni per consentirci di utilizzare questo prezioso strumento di comunicazione, osservazione ed analisi e per il suo post con l'interessante proposta e presentazione del tema TUTORIAL che ho selezionato come oggetto di ricerca.
Buon lavoro a tutti
Sara Bramani

venerdì 7 maggio 2010

Proposta

Ciao a tutti,
vi segnalo che Monica ieri ha compiuto la sua rilevazione di cui ci parlerà e racconterà a lezione.
Lascio a lei il piacere di parlarci della sua esperienza etnografica che ha offerto indubbiamente ulteriori e validi elementi di riflessione e di analisi.
Lunedì ci siamo incontrate presso la postazione dell'editing video e abbiamo montato la discussione filmata in aula da riproporre al soggetto. Alessandra ci ha inoltre portato un montato delle sue riprese che sintetizza i momenti salienti - a livello audio/visivo - della rilevazione da lei effettuata.

Il rapporto tra la rilevanza e la ricchezza dei materiali che state raccogliendo e il tempo a nostra disposizione per la loro lavorazione mi sembra impari. Ho pensato che, se siete d'accordo, ed estendo chiaramente la proposta a Piero e collaboratori, potrei proseguire con il lavoro nel quarto e ultimo laboratorio di quest'anno che inizierà alla fine di questo.
Si potrebbe usare i materiali fino ad ora raccolti come base di partenza per sviluppare un prodotto finale audio - visivo concentrandoci sulle direzioni di analisi tracciate con il nostro lavoro.

Ne parleremo a lezione.

Segnalo ad Ambra che non mi è stato possibile trovare gli ultimi due video da lei segnalati sul blog ( nonna Piera ). Ho invece visto con interesse il materiale postato da Francesco, quello filmato da Alessandra M. e Francesca.

Nel fine settimana vedrò di sistemare i miei appunti per il call for papers che vi ho postato sul blog. Rinnovo l'invito a partecipare con scritti personali.

Un caro saluto a tutti,
Sara


martedì 27 aprile 2010

ERQ Call for papers

Ciao a tutti,
vi linko il Call for papers che mi ha inviato Piero e del quale vi ho già distribuito le fotocopie a lezione. L'idea di Piero era quella di realizzare una scrittura a più mani: noi possiamo concentrarci sulla ns esperienza didattica di etnografia dei sn attraverso i sn.
Chi vuole contribuire posti, dopo aver letto attentamente il testo che vi linko, i suoi scritti con titolo ( ERQ Call for papers) e tag ( propongo: social networks e videoetnografia e proposte e modalità di ricerca e didattica).
Chi ha postato potrà lavorare lunedì prox alla redazione finale del ns contributo.
http://www.easst.net/node/2525
sara
ciao a tutti/e,
visto che i commenti, a volte, passano inosservati ( interessante ) vi segnalo qui di dare un'occhiata al mio commento ai sunti postati nell'incontro di ieri.
i lavori individuali e di gruppo procedono; oggi Alessandra effettuava la prima rilevazione con l'ausilio del mezzo audio - visivo di registrazione. Ci ha promesso che domattina ci farà sapere come è andata e una sintesi dei suoi commenti, diciamo, a caldo.
Ho riguardato velocemente il video che ho provato a postare ieri su youtube e linkare sul blog: l'audio è ancora molto basso. provvederò ad acquistare un microfono esterno. Sarebbe utile che tutti voi provaste a postare progressivamente i vostri materiali su youtube in modo da consentirne la visione ( e riflessione ) a tutti.
Come diceva Piero: " POSTATE GENTE, POSTATE".
In ultimo: sfruttate le potenzialità e le risorse del mezzo audio - visivo di registrazione. Le interviste possono essere interessanti ma più nello specifico risulta importante costruire una visione dei soggetti all'opera e in interazione con i sn. L'idea, e passatemi l'insistenza, è quella di includere l'esperienza sia nel processo di conoscenza che in quello di comunicazione, trx, di questa conoscenza. ( MacDougall)
Cerchiamo di mettere in atto un'antropologia performativa....
un caro saluto
sara

lunedì 26 aprile 2010

prova youtube

Ciao a tutti,
provo a postare il link di un video di prova che ho caricato su youtube per provare a verificarne l'uso personalmente e per capire se pootremmo utilizzarlo come canale di comunicazione e scambio dei nostri materiali audio - visivi. Ho fatto vari tentativi a causa dell'audio che risultava sempre troppo basso e rendeva quasi impossibile l'ascolto, mi auguro che questo ultimo tentativo sia più ascoltabile.
http://www.youtube.com/user/TheSarabramani
lo verificheremo a lezione.
un caro saluto a tutti
sara

giovedì 22 aprile 2010

Buongiorno a tutti,

purtroppo non ho potuto essere presente all'ultimo incontro di laboratorio, ma parlando con Monica e Sara e leggendo il blog ho potuto capire di cosa ognuno ha deciso di occuparsi..

Domenica e ieri però ho mandato due mail alla prof. spiegando cosa vorrei fare..non ricevendo risposta ho pensato che magari ci sono stati problemi nella lettura/ricezione delle stesse e quindi lo scrivo anche qui per maggiore sicurezza..

Pensavo ad un'intervista a più soggetti..con un'impostazione però abbastanza schematica e veloce e che vada a coprire con le domande poste campi generali sulla tematica dei SN, per poter inserire poi nel lavoro collettivo e ultimato qualche intervista veloce qua e là appunto..

Ho pensato ad uno schema di domande quale:

- NOME
- ETà
- PROFESSIONE
- USI SPESSO I SN DURANTE LA TUA GIORNATA?
- QUALI SN CONOSCI MEGLIO? (qui potrei citarne io qualcuno per indirizzare il soggetto a capire di cosa si sta parlando..oppure lasciare la domanda aperta..cosa pensate sia meglio?!)
- QUANTO LI USI E PERCHé?
- CREDI CHE ESSI POSSANO PORTARE AD UNA MAGGIORE DEMOCRATIZZAZIONE, PER POTER ESPRIMERE MEGLIO LE PROPRIE IDEE? FAMMI QUALCHE ESEMPIO..
- HAI SENTITO PARLARE DELLA POSSIBILITà DI ORGANIZZAZIONE DI EVENTI ANCHE DI PORTATA NAZIONALE TRAMITE SN? COSA NE PENSI?
- HAI MAI ORGANIZZATO O PARTECIPATO TU STESSO AD UN EVENTO ORGANIZZATO SU FACEBOOK O ALTRI SN? SE Sì A COSA?
- QUANTO SEI D'ACCORDO CON LA CONDIVISIONE DELLA PROPRIA VITA PRIVATA TRAMITE I SN? QUANTO SECONDO TE SI "PUò" DIRE E QUANTO NO? QUAL è IL LIMITE DA NON DOVER SUPERARE?
- RIASSUMENDO, ELENCAMI TRE ASPETTI POSITIVI E TRE ASPETTI NEGATIVI DEI SN A TUO AVVISO

Nel montaggio poi si vedrebbero queste interviste una dietro l'altra oppure messe qua e là tra i diversi lavori proposti, come tematica generale che viene ascoltata ogni tanto nel filmato finito (io ho pensato ad un massimo di 6 soggetti perché non credo di riuscire a farne di più..)..e il tutto credo durerebbe circa 6 minuti..calcolando un minuto a soggetto..

Cosa ne pensate? L'idea è accettabile? Così posso organizzarmi per registrare le interviste e portarle poi per lunedì prossimo, 26 aprile.

A presto!

Ilaria

lunedì 19 aprile 2010

Brain storming lezione del 19 aprile

Ciao a tutti,
siamo Martina, Lorena, Sara B., Carlotta e Sarah. Come c'è stato richiesto dalla prof.ssa Bramani ci siamo confrontate su quelli che potrebbero essere i temi e le modalità sul nostro piccolo documentario/ricerca sui social network. Sono emerse diverse idee:
Martina ha proposto di fare delle interviste attraverso il mezzo di Skype(molto intressante dal punto di vista visivo perchè intervistato ed intervistatore comunicano a distanza per mezzo del computer) partendo da domande molto generali sulla natura e significato dell'utilizzo dei social network o viceversa del suo rifiuto.
Lorena propone di fare interviste qualitative integrate a quelle quantitative, in cui si possa approfondire l'idea che sta dietro l'utilizzo di questo mezzo(in collegamento con l'idea di Sara B. di intervistare degli informatici per capire come sono nati i social network e quale fosse il loro utilizzo in principio)
Sara B. inoltre crede sia interessante capire come nascono le relazioni sociali a partire dal web e come poi si possano trasformare le relazioni già esistenti nella vita reale.
Carlotta vorrebbe focalizzare sul ruolo dei social network nella creazione di eventi(Flash mob, Botellon, Meeting, feste, concerti, mostre...). Interessante a questo proposito è leggere l'articolo di Alessandra Retico uscito su "Repubblica" del 18 aprile intitolato "Facebook ti invita in piazza e l'aperitivo diventa raduno". La modalità di ricerca proposta è incentrata sulle due fasi fondamentali di questo tipo di eventi: loro organizzazione e l' effettiva realizzazione, integrando tutto questo con delle interviste in loco.
Martina, Lorena, Sara B., Carlotta e Sarah