Posto qui uno scambio di mail con Sara Bramani, che deve inquadrare la ricerca nella sua didattica. Penso sia interessante per gli spunti che propone questo scambio di vedute, dato che, riflettendo di didattica si torna a parlare di modalità della ricerca. Il punto è quello del tema del suo laboratorio, vale a dire la
tecnologia. Che rapporto c'è tra il fatto che facciamo ricerca
sulla tecnologia e il fatto che la tecnologia può essere uno
strumento della nostra ricerca? Il report audio-video, il vlog di cui vagheggiamo, potrebbe riguardare tutti i rilevatori come modalità di presentazione di parte del rapporto finale di ricerca. Pensiamoci.
 | da | SARA BRAMANI |
a | "piero.vereni"
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data | 16 febbraio 2010 12.06 |
oggetto | rilevazioni et al |
proveniente da | libero.it |
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Ciao Pietro,
ho ricevuto l'inoltro di proposta per la collaborazione alla ricerca che hai in corso. Mi sembra un ottima iniziativa e sarò contenta di sponsorizzarla con gli studenti del laboratorio di antropologia visiva che inizierà in Marzo.
Farò senz'altro girare la mail che ci hai inviato ( lettera ai rilevatori). Nel laboratorio ci occupiamo del rapporto tra media, credenze e senso comune proponendo agli studenti di lavorare, con una microetnografia, su un tema specifico. Avevo già deciso che il tema del
prox lab ( che inizierà il 1 marzo) sarà la
tecnologia ( sto ancora decidendo in merito all'oggetto specifico dei vari gruppi di lavoro) e vista la tua recente mail ho pensato che forse potrei proporre ad uno dei gruppi di studenti ( il lab è rivolto agli studenti della magistrale di antropologia) selezionati di svolgere le rilevazioni di cui hai bisogno.
L'unica, e non piccola
difficoltà che trovo, è quella di
conciliare tali rilevazioni con una
rappresentazione audio-visiva del lavoro di ricerca che è l'ambito specifico di riflessione e sperimentazione del lab. di antro visiva. shadowing e follow up ( riprendere un soggetto nel tempo con telecamera ) sarebbero fantastici ma trovalo un soggetto disposto a tanto.... te ne parlo perchè trovo l'idea del tutto stimolante.
Non so, al limite potrei chiedere agli studenti di fornire
a posteriori un racconto audio - visivo ( che rispetti l'anonimato dei soggetti )sull'esperienza di rilevazione magari corredata da qualche intervista sul tema del social networking ( a te in primo luogo ) e un
patchwork di immagini e suoni che forniscano spunti di riflessione e approfondimento ad ampio respiro.
Fammi sapere che ne pensi per cortesia,
un caro saluto e grazie per il tuo input
sara
Cara Sara,
scusa del ritardo con cui ti rispondo, a Roma dicono "non so più a chi dare i pezzi" ed è più o meno come mi sento.
Ok, ho pensato a come potresti gestire la questione "studenti e video" dentro un progetto come quello che sto cercando di mettere in piedi con la vostra preziosa collaborazione, e ovviamente
non ho mica le idee chiare!
L'unica cosa sensata è praticamente quella che dici, tu, cioè
farli lavorare a un report audio-video, un vero
Vlog che potrebbero avere come compito obbligatorio (hai presente Scully che torna da umano dopo essere stato l'Avatar Navi e la dottoressa lo costringe a fare il vlog? Ecco, una cosa del genere) con tutte le complicatezze
cognitive e
comunicative che un vlog comporta (ne parla un poco
Michael Wesch nel suo fantastico
speech dato alla Library of Congress il 23 giugno 2008.Trovi il passaggio al
minuto 17 del discorso, se già non l'hai sentito), al quale sarebbe giusto aggiungere proprio quel
patchwork di suoni e immagini. La strategia potrebbe essere intanto di chiedere alla povera vittima di
farsi anche riprendere, ogni tanto. Sono dell'opinione che quelli che hanno accettato un programma di ricerca del genere come soggetti da indagare sono abbastanza narcisisti da sopportare anche un po' di telecamera. Già i miei rilevatori sono tenuti a
registrare in audio le conversazioni con i soggetti, quindi il
passaggio alla videocamera non credo sia particolarmente drammatico, e in piccole dosi può produrre comunque risultati importanti in termini di documentazione. Poi i rilevatori (in quanto studenti del tuo corso) tengono un vlog dettagliato della loro attività di rilevamento, fanno in conti con l'oralità senza interlocutore eccetera, e intanto "buttano giù appunti" etnografici su quello che hanno rilevato. Poi
montano un final essay con
pezzi del soggetto,
pezzi del vlog e
pezzi di contesto (
snips dalla rete, quello che sanno fare e che si serve). Poi, a parte, come rilevatori, presentano un
rapporto di ricerca dettagliato.
Questo è quello che mi viene in mente.
Assieme a un'altra cosa. Mi ha scritto da poco
Fiammetta Martegani per riprendere i contatti e mi chiedeva notizie del
blog collettivo che ho appena fatto partire su questa ricerca. Dato che langue, e dato che invece mi rendo conto che le cose che poi ci diciamo tipo queste che ci siamo scritti potrebbero avere un
valore generale, possiamo provare a usare quel
canale come mezzo di comunicazione? Posso "attivarvi" come collaboratrici del blog in qualunque momento. Per cominciare, potremmo già postare questo nostro scambio di mail che cerca di ragionare un po' sulla metodologia della ricerca e su come incastrarla con la didattica.
Intanto che ci pensi ti saluto e spero veramente di poter cominciare una fruttuosa collaborazione!
Ciao
pv
piero vereni
via di pietralata 199/B19
00158 roma
ufficio 06 7259 5041
cell 333 98 12 520
pierovereni.blogspot.com
Ciao Piero,
mi scuso altrettanto per la risposta tardiva.
Per quanto riguarda il post al blog collettivo non ci sono problemi, sono assolutamente daccordo. Credo, anzi, che sarebbe una buona idea
utilizzarlo anche durante il periodo del laboratorio come canale di comunicazione e scambio privilegiato durante il work in progress tra e con gli studenti. che ne dici?
Avrei bisogno di sapere di quante rilevazioni potresti aver bisogno su Milano in modo da organizzarmi in anticipo circa la tipologia ( oggetti e contesti fisici o virtuali d'osservazione e analisi ) dei gruppi di lavoro.
Non so quanti saranno gli studenti di questo laboratorio.
Stavo inoltre pensando alla
questione del linguaggio: dal momento che uno dei contenuti ( fondanti e fondamentali)- e delle esercitazioni - previsti durante il lab consiste nel carattere socio - culturale dei significati linguistici ( campo semantico - contesti e posizionamento individuale e collettivo ) si potrebbe preparare un
piccolo glossario ( ampliandolo progressivamente con i termini e le espressioni annotate durante le rilevazioni )per facilitare ai profani - mi includo nel gruppo - l'accesso al campo e all'oggetto della ricerca.
Non ho il tuo numero di cellulare, intanto ti lascio il mio: XXXXXXXXXXXXXXXX
Questa settimana la concentrerò sulla preparazione del laboratorio che inizierà lunedì prox. alle 13.30. Il tempo stringe......
in attesa di tue news ti invio un caro saluto
sara
---------- Initial Header -----------
From : "Piero Vereni" piero.vereni@gmail.com
To : "sabraman@libero.it" sabraman@libero.it
Cc :
Date : Thu, 18 Feb 2010 13:55:12 +0100
Subject : Re: rilevazioni et al
Cara Sara,
l'utilizzo che ipotizzi per il blog è esattamente quello che avevo in mente, quindi basta iniziare provandoci.
Il mio cellulare è qui, in fondo a ogni mia mail, nella firma.
Per il
glossario, mi sembra una buona idea. Mi dai un esempio di un paio di voci che ti potrebbe interessare inserire così capisco a che livello intendi proporlo?
Ciao e a presto
Si sono incrociate le mail,
in realtà pensavo molto semplicemente alla
terminologia impiegata dai soggetti ( scritta e orale ) della ricerca per definire e definirsi nel loro ambito. termini come
vlog, ( ma anche blog per alcuni )o
snips etc. non sono di uso comune. Immagino che l'utilizzo e il possesso di questo linguaggio sia fondamentale sia nei termini dell'appartenenza ( confini/ distanza e vicinanza culturale) dei soggetti a un certo panorama mediale sia come
parte essenziale dell'osservazione e dell'analisi nelle rilevazioni. (
espressioni idiomatiche et al)
Come profana della materia non so indicarti con esattezza i termini in questione ma, forse, attraverso la lettura delle rilevazioni già fatte ( mail precedente ) potrei farmene un'idea più chiara.
ti chiamo senz'altro in settimana, se ci sono dei momenti in cui ti disturbo meno fammi sapere per cortesia. io sono in ferie obbligate per chiusura e riorganizzazione della struttura dove ho un lavoro fisso( sig!)quindi dedicherò gran parte della settimana all'organizzazione e preparazione del lab.
Date : Mon, 22 Feb 2010 10:27:55 +0100