mercoledì 17 febbraio 2010

SHADOWING DEL SOGGETTO NUMERO 1, L. S., SEGUITO DA CHIARA SCIORILLI

SHADOWING DEL SOGGETTO NUMERO 1, L. S.


STORIA DI VITA DEL SOGGETTO

Il soggetto da me seguito nei giorni 10, 11, 12 Febbraio 2010 è una ragazza di 22 anni appena compiuti, universitaria, sostenuta economicamente dai genitori, attualmente in Erasmus a Granada, nel periodo che va da Settembre 2009 a Luglio 2010. I genitori hanno conseguito il divorzio nell’anno 1996, quando lei aveva nove anni. Il padre è dirigente dei Vigili del Fuoco, la madre è infermiera. L.S. ha due sorelle più grandi , una di ventisette anni, l’altra di diciotto e due sorellastre nate dall’unione del padre con una donna di dieci anni più giovane, una di sei anni, l’altra di tre.

Per due anni frequenta l’istituto turistico Marco Polo, per poi cambiare scuola e conseguire il diploma all’Istituto per Ragionieri e per Geometri Michelangelo Buonarroti Nel 2007. Si iscrive alla facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Attualmente è iscritta al terzo anno, in regola con gli esami.

Ha lavorato in passato come hostess e partecipato come pubblico in alcuni programmi televisivi.

Frequenta perlopiù ragazzi e ragazze della sua età, con provenienza sociale e abitudini simili alle sue. Frequenta molti locali, soprattutto discoteche, sia a Roma che a Granada, lavorandovi saltuariamente come hostess e accompagnatrice ai tavoli.

Da tre anni non ha una relazione sentimentale stabile.



GIORNO 1:

• Alle 13:35 si sveglia, accende il computer alle 13:45. Si connette subito a Facebook (è perennemente on line); per prima cosa apre la posta privata e trova un messaggio di un’amica; risponde subito, spiegandomi che il messaggio era l’aggiornamento di una serata. In seguito passa a visionare le notifiche (diciassette, tra commenti a foto, tag in un album e commenti a vari stati) e gli inviti agli eventi (cinque, due inviti di discoteche spagnole e tre italiane) ai quali risponde dicendo se parteciperà o meno. Segnando l’adesione all’evento in Spagna ci si mette in lista per la serata e si hanno così degli sconti o degli ingressi gratuiti; è per questo che lei si è iscritta a tutti i gruppi dei maggiori locali granadini e risponde positivamente agli inviti che riceve. Scorre poi la home, commenta due stati di amici di Roma.

• Alle 14:00 circa si connette anche a Skype, mi spiega che lo fa solo per vedere chi c’è. Non parla con nessuno, ma rimane sempre con lo stato “libero”. Si disconnette dopo cinque minuti perché nessuno “di interessante” è in linea.

• Le chiedo che utilizzo fa solitamente di Messenger e mi dice che nell’ultimo periodo lo usa molto meno (un uso inversamente proporzionale a quello che invece fa di Facebook); quando si connette è quasi sempre su invisibile, parlando solo se vede qualcuno di interessante che si connette.

• Le chiedo che uso fa dell’e-mail (ho notato che finora non ha controllato la posta). Mi spiega che ha due account, uno Hotmail che non controlla mai (sebbene lo usi come indirizzo su Facebook e su Messenger) e uno Libero per “le cose serie”, come recapito per l’università, la banca etc. Su Libero le scrive quasi tutti i giorni il padre, perciò lo controlla almeno una volta al giorno.

• Continua a stare su Facebook on line; nell’arco di un’ora parla tramite chat con un suo amico di Roma (che le fa gli auguri in ritardo) e con F., un ragazzo italiano, anche lui in Erasmus a Granada, con cui L. ha avuto dei “trascorsi sentimentali”, anche se ora, mi spiega, sono solo amici. Con F. parlano di cosa fare la sera.

• Nel frattempo modifica alcune foto recenti, usando il programma base di Windows Vista. Le chiedo se sa usare programmi come Photoshop o simili e mi risponde di no.

• In questo lasso di tempo non le arrivano chiamate o messaggi. Ha, comunque, sempre accesi e vicino a sé due cellulari, uno con il numero italiano (che usa per sentire principalmente i genitori) e uno con il numero spagnolo (che usa, invece, per sentire le persone conosciute a Granada).

• 15:22 riceve un messaggio di posta privata su Facebook; è la condivisione di un gioco (i destinatari, quindi, sono più di uno) in cui bisogna calcolare dei punti in base a quante cose strane si sono fatte secondo un elenco di una trentina di voci. Lo facciamo insieme e L. coinvolge anche un coinquilino.

• Dalle 16:00 alle 17:00 circa si allontana dal computer per mangiare con gli altri coinquilini, rimanendo connessa su Facebook. Verso le 17:00 torna al computer, cercando delle informazioni si Internet (indagini sulla Banda della Magliana e altri gialli storici; mi spiega che è sempre stata molto incuriosita dai delitti irrisolti). Controlla comunque Facebook ogni cinque minuti per vedere se le è arrivata qualche notifica o cose simili.

• 17:07 le arriva una notifica (un commento di una sua amica al suo stato); L. commenta a sua volta. Commenta un altro stato, stavolta di un ragazzo di Granada per chiedere cosa si fa la sera.

• 17:08 controlla il profilo di un ragazzo di Granada (anche con questo, mi spiega, ha avuto “dei trascorsi”). Guarda sue foto di qualche mese fa (le ri-guarda, nella maggior parte di queste c’è anche lei o sono state direttamente caricate da lei stessa).

• 17:10 va sul gruppo di Facebook di ESN, un’associazione di ex studenti Erasmus che organizza viaggi e escursioni. E’ particolarmente interessata al viaggio che si farà a Maggio in occasione dell’apertura estiva dei locali a Ibiza. Controlla quindi la bacheca del gruppo e chi ha già dato conferma della sua partecipazione. Tra questi conosce qualcuno.

• 17:12 controlla chi è in chat (centodiciotto persone su ottocentocinquantaquattro amici). Contatta un altro ragazzo di Granada, P., solo per salutarlo.

• Mi fa vedere poi il suo profilo: ha ottocentocinquantaquattro amici, mi spiega di avere Facebook da due anni circa e di non ricordare tutti i suoi contatti. Molti sono persone che sente quotidianamente, ma molti sono persone conosciute di vista o comunque con le quali non ha un livello di conoscenza approfondita. Sul suo profilo, a lato, compare il risultato di un test creato da un suo compagno di università; il test si chiama “Quale personaggio di Lettere a Tor Vergata saresti?” e come uno dei cinque possibili risultati c’è proprio lei, con la seguente descrizione: Viva la vidaaaaaa! Per te l'università prima che una fonte di cultura è una fonte di pettegolezzi e conoscenze! Sai tutto di tutti , non c'è cosa che succeda che tu non ne venga a conoscenza per prima. Conosci un sacco di persone, sei empatica, solare e non hai un bellissimo rapporto con le lezioni!. Sotto gli esami ti metti sotto quando vuoi e quanto puoi e non sempre brilli, ma la tua carriera ti è sufficiente per guadagnarti l'erasmus!

Sul suo profilo a lato, inoltre, compaiono come informazioni generali la rete (Università di Roma Tor Vergata), la situazione sentimentale (single), la data di nascita (8 Febbraio 1988) e la città in cui si trova adesso (Granada). E’ attualmente taggata in quattrocentosessantaquattro foto e sei video. Ha caricato nel corso del tempo settantanove album fotografici, è iscritta a duecentotrentatre gruppi e è fan di centotrentacinque pagine.

• 17:15 controlla il suo gruppo: è stato creato recentemente da un ragazzo a Granada e raccoglie cinquantasei membri; mi fa vedere chi sono e controlla se qualcuno si è aggiunto o se c’è qualche nuova scritta in bacheca. Il nome del gruppo è “Per quelli che adorano L.S.”.

• 17:17 va sulla bacheca del gruppo “Quelli che hanno passato il Capodanno nella tana dello scoiattolo”, spiegandomi che a questo gruppo sono iscritti molti dei suoi amici con cui ha affittato un casale vicino Perugia per trascorrere il Capodanno. Qui hanno caricato le foto di quei giorni. Non ci sono nuovi post e esce subito.

• Mi racconta che tempo fa ha creato un gruppo per un suo amico “Anch’io in giro per il mondo con Federico non mi sono mai persa”.

• 17:18 riceve una chiamata di due minuti sul numero spagnolo: è D., una ragazza conosciuta in Erasmus con cui ha stretto un legame più forte rispetto a molti altri. Nella breve chiamata D. avverte che sta per passare a casa di L. per prendere un caffè e prendere le foto di due sere fa.

• Aspettando questa ragazza, inganna il tempo facendomi vedere le foto sul profilo di una sua amica che verrà a trovarla in Spagna il prossimo mese.

• 17:21 si allontana dal computer lasciandolo connesso.

• 17:32 condivide, dopo averlo commentato, un post visto sul profilo di uno dei suoi contatti: “Due cose che cambiano la vita, innamorarsi e andare in Erasmus”.

• 17:33 riceve un messaggio sul numero italiano dalla madre.

• 17: 40 arriva D. con il suo ragazzo e tutti insieme, anche con l’altro coinquilino, guardiamo le foto della sera prima (era il compleanno proprio di L.S., festeggiato con una cena a casa con una ventina di persone prima di andare a ballare). L. e D. parlano faccia a faccia delle stesse cose di cui quotidianamente discutono per chat (ultimi pettegolezzi nel gruppo di conoscenze Erasmus, serate da organizzare, viaggi da prenotare, aggiornamenti sull’instabile situazione sentimentale di D.). Ci prendiamo poi un caffè tutti insieme e L. esce con me, D. e il ragazzo.

• 18:19, quindi, esce e spegne il computer.

• Torna a casa per cenare con me e il coinquilino.

• 22:14 si riconnette aspettando di uscire. E’ di nuovo su Facebook, rimane on line per una mezz’ora, non chattando con nessuno, continuando a scorrere la home e commentando qualche stato.

• Poco prima delle 23:00 usciamo insieme io, L.S. e il coinquilino. Raggiungiamo altri ragazzi a una festa a casa, prima di andare a ballare in un locale. In questo lasso di tempo non riceve chiamate sui telefoni cellulari.



GIORNO 2:

• L. si sveglia verso le 15:00, si connette a Facebook per non più di dieci minuti.

• 15:20 spegne il computer e pranza con me e il coinquilino.

• 16:42 si connette a Facebook, ma non è sempre al computer; nel frattempo sbriga alcune faccende domestiche.

• 17:15 torna al computer; è connessa solo a Facebook e inizia a parlare su chat con F. e D. (entrambi di Granada) discutendo di cosa fare la sera e come organizzare il viaggio a Cadiz in occasione del Carnevale. La comunicazione in chat è partita da loro e non da L.

• Controlla l’ultimo album fotografico pubblicato da D. e tagga tutti (sono le foto dei festeggiamenti del suo compleanno).

• Commenta lo stato di un suo amico, continuando a chattare con F. e D. L’argomento principale con entrambi è ora la serata di ieri sera. L. chiede a D. se passa a casa a prendersi un caffè. D. non sa se farà in tempo e rimangono che si risentiranno dopo per decidere.

• 18:15 riceve un sms dalla madre sul numero italiano, dicendole che è prevista neve a Roma per i prossimi giorni. L. scorre la home e intanto risponde alla madre con un altro sms.

• Contatta per chat, sempre su Facebook, altri due ragazzi, P., e G., un suo amico in Erasmus a Cadiz, sempre per organizzare il Carnevale.

• Chiedo come mai oggi abbia acceso solo Facebook e mi risponde che è stanca e connettersi anche a Messenger e Skype sarebbe troppo impegnativo. Non ha consultato nessun’altro sito Internet nel frattempo.

• 18:21 chatta con A., un’amica di Granada. Le racconta la serata di ieri, dato che A. non è uscita, aggiornandola sui posti in cui è andata e sulla gente che c’era. Dopo pochi minuti interrompono la comunicazione rimanendo d’accordo che A. sarebbe passata la sera per portarle un pensierino in occasione del compleanno passato.

• 18:23 la contatta per chat M., un suo amico dell’Università, che le chiede di connettersi a Messenger perché le vuole parlare. L. si connette e M. le fa una videochiamata. Lei non ha la webcam, lui si vede ma non si sente, così lei parla e lui risponde tramite chat. Intanto L. continua a parlare tramite la chat di Facebook con A.; M. le racconta che sta iniziando a uscire con una loro amica in comune; L. gli racconta la serata appena trascorsa e poi iniziano a parlare degli esami universitari. In seguito parlano di una festa a Roma in cui dei loro conoscenti sono arrivati alle mani, poi di gossip su persone che conoscono. Ogni tanto L. controlla la home di Facebook.

• 18:40 finisce la videochiamata. Torna definitivamente su Facebook, restando connessa su invisibile a Messenger. Va a vedere il profilo di un ragazzo di Granada (che dice essere molto interessante); quindi passa a guardare le foto e a commentare il fatto che sia molto bello; purtroppo però, mi spiega, non lo vede molto in giro e si sentono quasi esclusivamente su Facebook.

• 18:48 va sul profilo di un altro ragazzo di Granada e, ancora, guarda le foto. Dopo due minuti si stanca e torna sulla home, perché dice che è poco interessante.

• 18:51 decide di fare un mini sondaggio su cosa le gente voglia fare la sera; guarda in chat chi è connesso e contatta tre persone, tutte di sesso maschile. Oltre all’argomento serata, esce anche quello del carnevale di Cadiz.

• 19:03 contatta per chat due dei suoi amici in Erasmus a Cadiz, che le dicono che per il Carnevale si vestiranno tutti da puffi.

• 19:08 si disconnette e spegne il computer per andare a farsi una doccia.

• 19:30 si riconnette solo a Facebook; parla per chat con D., e altri tre ragazzi di Granada. L’argomento è sempre quello di prima, ovvero organizzare qualcosa da fare la sera.

• Guarda nel frattempo le foto che appaiono sulla home, perlopiù caricate da ragazzi in Eramsus (è più interessata a queste che non a quelle riguardanti eventi e serate romane).

• Va sul profilo di C., una ragazza di Granada, per vedere se ha caricato delle foto; quelle a cui è interessata non ci sono, così va a vederne altre, raccontandomi che con C. qualche tempo fa ha avuto un piccolo diverbio su Facebook e mai di persona (tutto è iniziato quando C., convinta che L. ce l’avesse con lei, le scrive un messaggio pubblico in bacheca in tono molto polemico, immediatamente cancellato da L., che ha continuato la discussione in privato sulla posta. Non hanno mai chiarito di persona e ora a malapena si salutano quando si incontrano).

• Torna sulla home e da lì va sul profilo di un suo amico di Roma per farmelo vedere, rendendomi partecipe del fatto che verrà a trovarla presto in Spagna.

• 20: 12 si connette anche a Skype perché la chat di Facebook non funziona bene. Per ora non contatta nessuno.

• Guarda le foto scattate negli ultimi giorni, in particolare si sofferma su quelle modificate da lei e ne seleziona alcune (diciannove) da far stampare. Me le fa vedere e da lì passa a guardare altri album (i più svariati, da vacanze a amici di Roma).

• 20:18 è contattata in chat su Skype da D., che la avverte che è tornata a casa. Le chiedo come mai con D. (e solo con lei) utilizza la chat di Skype (che più raramente viene usato da L. come (video)chiamata, riservata perlopiù ai genitori) e mi spiega che a D. non piace la chat di Facebook, troppo scomoda e poco funzionale (comunque anche D. è sempre on line su Facebook).

• 21:20 riceve uno squillo sul numero spagnolo; è A. che si deve far aprire (il citofono non funziona da giorni, perciò lo squillo significa “sono qui sotto, aprimi”). Nel frattempo continua a scorrere la home di Facebook e a guardare foto, anche di soli conoscenti.

• 21:21 aggiorna lo stato. Entra A.

• Fino alle 22:06 chiacchieriamo con questa ragazza; il computer rimane acceso pur non essendo usato. Alle 22:06 lo spegne, dicendo che a casa sua a Roma spesso rimane connessa anche quando esce e che perciò qui in Spagna molte volte se lo dimentica acceso.

• 00:42 finita la cena riaccende il computer, si riconnette a Facebook e contatta tramite chat un altro ragazzo di Granada, chiedendogli se ha intenzione di andare a Siviglia per l’evento White Sensation che si svolgerà due settimane dopo.

• Guardiamo tutti insieme (io, L., A., e il coinquilino), le foto sul profilo di A., che ci racconta dei suoi ex e di una vacanza in Grecia, documentando il tutto con immagini.

• 00:57 il coinquilino di L. propone di andare insieme su Chatroulette, un sito che offre un servizio di video-chat gratuito e molto particolare; consente, infatti, di poter chattare con un utente per volta, a caso, tra quelli connessi da tutte le parti del mondo. Si entra nel sito, si clicca sul pulsante “play” e si consente a Chatroulette di accedere alla webcam; subito appare un utente a caso che può essere cambiato semplicemente cliccando sul pulsante “next” e questo può fare altrettanto, dando vita così a una specie di zapping virtuale. Quando il partner che abbiamo davanti “è di nostro gradimento”, si può iniziare una conversazione per chat e/o per webcam. Passiamo così quasi un’ora, rendendoci conto che quasi nessuno degli utenti connessi vuole iniziare una comunicazione; i più sono ragazzi, in piccoli gruppi, in cerca di curiosità e stranezze. Le ragazze sono quasi sempre sole, una di loro con cui riusciamo a parlare per pochi secondi prima di essere “cambiati”, ci dice di essere lì solo per “ammazzare in tempo”. Molti si masturbano.

• 01:46 L. torna su Facebook per mandare un messaggio di posta privata a Q., un suo conoscente di Roma di cui avevamo parlato durante la cena (questo ragazzo ha deciso di venire a trovarla a Granada da solo; il coinquilino fa notare a L. che molto probabilmente questa decisione nasconde dell’interesse e che quindi L., se non è interessata, dovrebbe chiarire la situazione. L. nega ma poi ci ripensa e decide di sentirlo per chiedergli che intenzioni abbia con lei).

• 01:52 si connette anche a Skype per parlare con D. (che le ha appena chiesto sulla chat di Facebook di parlare su Skype). Chattano per quasi venti minuti di ragazzi e del fatto che D. il giorno dopo debba studiare. Durante la conversazione L. esce da Facebook.

• 02:13 A. va via e L. spegne il computer per andare a dormire. Rimaniamo soli noi tre, chiacchieriamo una decina di minuti, dopo di che L. va a dormire.

GIORNO 3:

• 14:00 circa si sveglia e accende subito il computer. Controlla la posta su Libero, non trova nuove e-mail.

• Ci accorgiamo che sta nevicando, L. fa foto e video alla neve sul balcone di casa.

• Trova tre sms sul numero italiano: sono la madre, il padre, la sorella che la informano che a Roma in mattinata ha nevicato. Risponde a tutti e tre con sms, sempre dal numero italiano.

• 14:15 accede a Facebook; aggiorna due volte lo stato dicendo che vuole vedere anche lei la neve a Roma, dato che è un evento così eccezionale. Poi inizia a nevicare anche a Granada, così modifica di nuovo lo stato. In tre lo commentano e L. commenta a sua volta.

• Contatta per chat una ragazza di Granada, momentaneamente in Italia per problemi di studio e che presto tornerà in Spagna.

• Scorre la home, controlla gli eventi, ma sono tutti di Roma, quindi conferma la sua non partecipazione. La home è intasata di stati e foto della neve a Roma (c’è chi ha caricato foto e video nel momento stesso in cui nevicava); nascono gruppi a questo riguardo e link che molti condividono. L. guarda le foto della nevicata romana caricate dalla sua migliore amica, S., praticamente in diretta la mattina.

• Controlla la posta di Facebook: ha tre nuovi messaggi. Uno è appunto di S., che le parla della nevicata romana; uno è di un ragazzo di Granada che le chiede com’è finita la serata dell’altro giorno dal momento che lui è tornato a casa prima; l’ultimo è Q. al quale ha scritto la sera prima. Per il momento decide di non rispondere.

• 15:00 stacca tutto per pranzare.

• 16:20 le arriva un sms sul numero italiano; è ancora Q. che insiste per avere una risposta.

• 16:43 si riconnette a Facebook; ha una mail di una ragazza (ex di un suo amico di Granada), che la avverte che la cancellerà dai suoi amici, perché deve troncare qualsiasi contatto con il mondo del suo ex fidanzato. Nella mail si sottolinea comunque l’affetto che c’è tra le due. Risponde subito dicendo che capisce la situazione.

• La contatta D. sulla chat e parlano di una scommessa vinta a proposito di un ragazzo.

• Decide di rispondere a Q. sulla posta privata (NB i due sono on line sulla chat ma scelgono la messaggeria non istantanea). I due sembrano essersi chiariti.

• 16:53 si connette a Skype e chatta con D. perché la chat di Facebook funziona male. Nel frattempo controlla chi è in linea su Facebook . Chattando con D. viene fuori il discorso del tempo; L. commenta il fatto che stia nevicando, D. risponde che neanche se ne era accorta perché dalla mattina non si era mai affacciata.

• Invece di chattare su Skype, D. la chiama (no videochiamata), ma non riescono a prendere la linea, così L. richiama D.

• Mentre parla con D. (ora è entrato nella conversazione anche il “ragazzo” di D.), viene contattata sulla chat di Facebook da P. che vuole sapere se ci sono novità per la serata.

• La chiamata dura sette minuti.

• 17:02 su Facebook una sua amica di Roma le commenta lo stato sulla neve; lei risponde. Poi commenta un post di D. (hanno appena attaccato su Skype). D. risponde.

• Scorre la home. Scorre la chat decidendo a chi scrivere; contatta la sorella, parlando della neve.

• Aggiorna lo stato taggando una sua amica, che a sua volta risponde subito commentando. La cosa va avanti per cinque commenti totali.

• Guarda delle foto sul computer.

• 17:11 spegne Skype perché dice di non dover più parlare con nessuno.

• Continua a guardare le foto.

• 17:32 commenta e clicca il “mi piace” sullo stato di un ragazzo (un conoscente) di Granada.

• 17:36 si disconnette.

• 18:24 riaccende Facebook; legge un altro messaggio sulla posta privata di Q. e gli risponde subito. Sono rimasti d’accordo che lui verrà a trovarla a Marzo e sarà ospite in casa sua.

• 18:31 mentre guarda le foto delle serate delle sue amiche a Roma la contatta un altro ragazzo ancora, sempre di Granada, chiedendole cosa si fa la sera.

• 18:33 arriva l’ultima mail sulla posta privata della ragazza che ha deciso di cancellarla dai suoi contatti, ribadendo ancora il suo affetto e scusandosi per questo gesto.

• 18:34 contatta per chat P., chiedendogli se ci sono novità sui programmi per la serata.

• Controlla la home, guarda le foto sulla neve che continuano ad essere pubblicate e apprende che tutti i suoi amici di Roma stasera andranno in uno dei suoi locali preferiti.

• Legge i post sulla possibile retrocessione della Lazio in serie B, provocando e prendendo in giro il coinquilino.

• 18:36 va sul mio profilo e commenta il mio stato (io sono accanto a lei); è un gioco e per questo ci prendiamo in giro.

• Continua nel frattempo a chattare con P.

• 18:39 continua il rapido sondaggio su cosa la gente faccia la sera e contatta un altro ragazzo, che però ancora non ha programmi.

• Va sul suo gruppo e controlla se si è iscritto qualcuno; scherza con il coinquilino che la prende in giro sul fatto che i membri siano solo cinquantasei su più di ottocento amici.

• Chiacchiera con me e il coinquilino, lasciando il computer acceso e essendo sempre connessa a Facebook.

• 18:52 spegne il computer e girovaga per casa, senza fare nulla in particolare.

• 19:00 riaccende il computer e inizia a modificare alcune foto di Granada. Il programma usato è sempre quello di Windows Vista.

• Si connette a Facebook e trova un altro messaggio di Q. sulla posta privata e gli risponde. Fa vedere a me e al coinquilino le foto sul profilo di Q., dato che non lo conosciamo.

• 19:38 si connette anche a Skype, inizia a chattare con la madre e con D. La madre le dice che si è quasi fidanzata e la prende in giro sul fatto che ora in famiglia solo lei sia rimasta single. L. risponde di stare bene così; iniziano a parlare di sesso. Con D. parla di cosa stiano entrambe facendo.

• Scorre nel frattempo la home di Facebook e mi fa notare l’ultimo aggiornamento della situazione sentimentale della ragazza dell’altro coinquilino polacco: è passata da “fidanzata ufficialmente” a “single”. Così L. va a curiosare sul profilo del ragazzo, che è invece passato da “fidanzato ufficialmente” a “relazione complicata”.

• Decide di contattare per chat un po’ di gente di Granada (tutti ragazzi, a parte D.) per fissare un appuntamento per mezzanotte nel solito punto d’incontro. Tutti rispondono affermativamente.

• 20:21 spegne il computer per cenare.

• 21:34 si riconnette a Facebook per un’ora circa, durante la quale non parla con nessuno, ma tagga delle foto pubblicate da altri, scorre la home e commenta uno stato e delle foto.

• 22:25 si disconnette e spegne il computer. Esce subito dopo.

2 commenti:

  1. Ok, benissimo come inizio. Va bene la precisione sul dettaglio quantitativo, vediamo se possiamo lavorare un poco sul senso delle diverse azioni (telefonare, controllare la posta). Mi manca un poco l'umanità del soggetto, per ora.

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  2. Per non essere frainteso: il lavoro di rilevazione va benissimo, mi manca un po' il collegamento con la storia personale del soggetto, storia che è molto essenziale e che dovremmo ampliare credo.

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