Ciao a tutti. Grazie a Ambra Zaghetto per il suo ottimo lavoro di rilevazione etnografica, credo che si sarà un bel po' da lavorare con il materiale raccolto.
Vi informo che io e Sara Bramani abbiamo spedito alla rivista Etnografia e Ricerca Qualitativa il nostro abstract per il numero speciale New Groups and New Methods? The Ethnography and Qualitative Research of Online Groups che sarà pubblicato nel 2011. Mi dispiace di non aver fatto circolare la bozza dell'abstract qui sul blog per poterla veramente discutere e concludere assieme, ma i miei tempi sono stati particolarmente ristretti queste settimane (questo semestre, direi) e ho dovuto chiudere limitandomi a fondere le mie idee e quelle di Sara, per rispettare la scandenza del 15 maggio. Spero comunque che siate interessati a partecipare alla stesura dell'articolo, se dovessero accettare la nostra proposta, che vi copio qui sotto.
Il mondo scompare se il computer si rompe? Un esperimento collettivo con le identità e i gruppi online.
Autore proponente: ricercasocialnetworks - Roma Tor Vergata, Milano Bicocca
[Il nome collettivo è quello di un blog (ricercasocialnetworks.blogspot.com) in cui alcuni studenti universitari, coordinati da Piero Vereni (Tor Vergata) e Sara Bramani (Bicocca) stanno lavorando proprio sulla metodologia della ricerca etnografica delle identità (individuali e collettive) aggregate online. Dato che il nostro lavoro è intenzionalmente e non solo ritualmente concepito come “di gruppo” firmiamo questo abstract a nome del gruppo stesso. Se il saggio venisse accettato, nella versione definitiva verranno riportati i nomi dei singoli autori identificando i loro specifici contributi.]
La domanda del titolo, formulata da un sessantenne milanese, è stata raccolta durante la fase etnografica di ricerca sul rapporto tra social networks e senso comune, e riflette molto bene i processi di differenziazione sociale ed economica che le nuove tecnologie contribuiscono a produrre.
In questo saggio intendiamo presentare i risultati di ricerca del gruppo “ricercasocialnetworks”, che discute la propria ricerca attraverso un blog collettivo (ricercasocialnetworks.blogspot.com) e che è nato dall’intento primario di fornire una rappresentazione etnograficamente adeguata di quel complesso fenomeno sociale che va sotto l’etichetta “social networks”, analizzando le configurazioni di significato emergenti attraverso l’engagement dei soggetti con questi nuovi strumenti di socialità.
L’intento del gruppo è quello di superare sul piano della documentazione il livello rigidamente rappresentazionale e linguistico delle survey e offrire invece un’analisi anche delle pratiche di consumo effettivo dei social network.
Per questa ragione, una delle modalità di ricerca attuate è stata quella dello shadowing: il rilevatore affiancava per alcuni giorni (mediamente tre) il soggetto nelle sue pratiche di consumo dei media, inscrivendo queste pratiche dentro la storia di vita raccolta all’inizio della ricerca.
Questa metodologia di ricerca è stata in alcuni casi integrata da riprese audio/video che, una volta montate in un “documentario privato” possono essere discusse assieme al soggetto della rilevazione per incrementare, attraverso il suo feedback, la profondità dell’analisi. Allo shadowing si sono abbinate interviste mirate con soggetti specifici (anziani, giovani) su specifici temi (ricostituzioni offline di gruppi online; relazioni personali online/offline), a loro volta oggetto di discussione nel blog del gruppo.
Parte del materiale videoregistrato (shadowing, interviste, discussioni tra membri del gruppo) è stato montato e postato sul blog, a sua volta commentato per iscritto e con videoposts.
L’utilizzo dei mezzi audiovisivi di registrazione sia nella fase etnografica di ricerca, che in quella della trasmissione e della comunicazione delle conoscenze acquisite sul campo, ci ha consentito di analizzare i media da una prospettiva antropologica, attraverso l’utilizzo dei media stessi come strumenti di analisi.
Il quadro complessivo è quello di una metodologia omogenea al soggetto indagato, vale a dire una struttura d’analisi social per indagare i social networks. In questa chiave d’utilizzo, i mezzi audiovisivi di registrazione e il loro uso attraverso canali online sembrano fornire un contributo prezioso nell’impegno analitico di cogliere il rapporto tra le rappresentazioni a livello mediatico (codifica/decodifica) e le pratiche d’uso a livello del senso comune (la costruzione del sé, gli spazi e i tempi dell’immaginario sociale, le forme e i contenuti delle interazioni sociali).
martedì 18 maggio 2010
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Buongiorno Prof. Vereni e buongiorno a tutti. Ho letto con interesse quanto da lei postato e confermo, in questo rapido messaggio, il mio personale interesse a partecipare alla stesura dell'articolo.
RispondiEliminaBuona giornata a tutti quanti,
ambra