martedì 14 dicembre 2010

Tra Italia,Egitto e Brasile

Un quarta intervista è stata fatta a Karima, cittadina italo-brasiliana sposata con un cittadino egiziano. Grazie alle nuove tecnologie riesce a vivere tra tre continenti e a mantenere i legami con tutti questi contesti di appartenenza. Lei predilige soprattutto l'utilizzo di Skype,sia per ragioni di semplicità d'uso che per ragioni economiche e non sente invece "attrazione" verso Msn e Facebook.In Brasile si tiene in contatto soprattutto con sua madre e nota che da quando comunica attraverso Internet e Skype non sente più quella grande nostalgia che provava prima quando comunicava solo attraverso il telefono. Ora è in grado di chiacchierare del più e del meno,non si limita alle cose essenziali,tanto che andando in Brasile sente di essere uscita dalla porta di casa sua per entrare subito a casa di sua madre e la sua percezione della dimensione spazio-temporale è decisamente cambiata dopo avere sperimentato l'utilizzo delle nuove tecnologie. Anche l'alta qualità di queste tecnologie,per esempio la nitidezza dell'immagine vista sul computer ha giocato un ruolo importante nella percezione dei rapporti interfamiliari:la nonna si commuove quando guarda il nipotino dalla web-cam e il bambino di due anni e mezzo sa che la nonna si trova nel computer.
La conclusione di Karima è che si sente gratificata dalla sua esperienza personale di interazione con le nuove tecnologie.

2 commenti:

  1. Grazie Amelia! Quello che emerge dalla tua intervista sembra molto interessante...questo dato forte della nuova tecnologia che permette di mantenere il legame,anche visivo(l'immagine della nonna che si commuove guardando il nipotino!),con tutte le generazioni di una famiglia che vive addirittura in tre luoghi così lontani tra loro(e questa lontananza immagino che non sia solo spaziale ma anche culturale, questo punto sarà da problematizzare)...penso aggiungerà nuova profondità al nostro lavoro...

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  2. sono d'accordo con Cecilia, e leggere questo riassunto di intervista mi ha subito fatto venire in mente l'emozione che provo quando con skype riesco a vedere le mie amche in kosovo e per un attimo è come se fossi là, davanti a loro...

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