lunedì 15 novembre 2010

come fare la ricerca sui tutorial

ciao a tutti. posto qui una domanda di Federico Giudici con la mia risposta. Credo che possa interessare molti di noi, dato che la domanda di Federico solleva una questione metodologica importante su come si fa antropologia dei media. Ho provato a dare i miei suggerimenti metodologici.
pv

Salve, grazie per l'invito all'iscrizione nel blog. Volevo chiederle un consiglio. Le parlo a nome del gruppo di studenti impegnati nello svolgimento di una mini etnografia riguardante i tutorial. Il nostro dubbio è su come impostare la ricerca, se osservare un tutorial dall'interno oppure cercare di contattare degli utenti e dei creatori di tutorial (cosa che riteniamo sia migliore per quanto ci sia la difficoltà di trovare utenti disposti a farsi intervistare). Lei ha qualche suggerimento che possa servirci come spunto di riflessione per dare avvio alla ricerca in questione?
La ringrazio per la disponibilità e le auguro una buona serata
federico giudici

Caro Federico,
io credo che la sua domanda sollevi anche un'importante questione metodologica della ricerca antropologica sui media. "prima dei media" (prima cioè che gli antropologi cominciassero ad occuparsene) gli antropologi hanno vissuto un po' con la romantica certezza di dover essere i responsabili della produzione del loro dato etnografico. L'antropologo andava "sul campo" e con colloqui, interviste e osservazione partecipante raccoglieva il corpus della sua ricerca. Alcuni studiosi particolarmente attenti potevano aggiungere "le fonti scritte", ma in sostanza l'idea era che il corpus si creava con la ricerca, che cioè a crearlo fosse il ricercatore sul campo. Con i media la questione si complica, dato che i media, soprattutto nella loro disponibilità attuale di small media di utenza singola producono corpora sterminati di dati dati che PREESISTONO l'arrivo dell'etnografo sul campo. Io direi che non dobbiamo assolutamente trascurare queste fonti già costituite, e che dobbiamo anzi integrarle nei nostri progetti di ricerca attraverso uno spoglio quanto più sistematico.
In pratica, nello studio dei tutorial io vedrei due dimensioni di ricerca da tenere in piedi:
1. Da un lato il lavoro di censimento di quel che c'è in rete (e non solo in rete). Vale a dire cercare di raccogliere e catalogare tutte le forme disponibili sui media di "produzione dell'identità". Il lavoro di schedatura di YouTube va condotto con precisione, dividendo i diversi video per tipologia di utenti (gender e stile proposto) ma anche per tipologia di soggetti proponenti (chi propone il tutorial? Un singolo o un gruppo? Si tratta di un tutorial una tantum o di un progetto più articolato di diversi tutorial? Il tutorial propone la costruzione di un look o di uno stato d'animo?), senza trascurare il fatto che molti tutorial sembrano dominati da una certa ironia: quanto il tutorial si prende sul serio?
1bis A fianco di questo lavoro sui tutorial, credo che si debbano fare delle ulteriori ricerche sui siti dedicati a stili di vita o sottoculture specifiche, per capire quanto sono diffusi e articolati. 
1ter Non va trascurata l'analisi dell'interazione dei video/siti con gli utenti: valutare i commenti ai video, le pagine di commento ai siti, cercare insomma di farsi un quadro di come il materiale proposto via web venga fruito effettivamente.
2. Tutta questa prima parte di censimento deve guidare poi la selezione di soggetti da contattare direttamente, per interviste, colloqui, approfondimenti. I soggetti da etnografare devono essere sia nel campo della produzione (videomaker dei tutorial, responsabili dei siti) sia nel campo della fruizione (utenti dei siti particolarmente attivi, commentatori dei video molto loquaci e presenti).
Credo che che solo combinando un lavoro accurato di spoglio del materiale già disponibile con un'etnografia accurata si possa procedere con il lavoro in maniera proficua.
Sentiamoci se ci sono necessità di chiarimento!
Posto questo sul blog, potrebbe servire anche ad altri.
pv

Nessun commento:

Posta un commento